



PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DI CORTE AGRICOLA
COMPOSIZIONE DELLA CORTE
L’intervento ha previsto la demolizione dei corpi di fabbrica esistenti danneggiati da sisma (abitazione, ex stalla e fienile e i due rustici) e successiva ricostruzione di edifici a corte in una disposizione diversa ma sulla stessa area cortiliva.
La disposizione dei fabbricati danneggiati era del tipo a corte ed è stata riproposta una composizione sempre a corte recuperando la superficie e il volume dell’abitazione e dei depositi esistenti. La nuova disposizione dei fabbricati ha ricalcato le linee della parcellizzazione agricola con una nuova disposizione più funzionale permettendo ai mezzi ricoverati nel deposito di non interferire con l’area cortiliva dell’abitazione. Al fine di distinguere le diverse funzioni (abitativa e deposito) sono stati proposti due colori scelti tra le cromie ricorrenti nell'edilizia rurale locale.
​
ABITAZIONE
L’abitazione esistente era il risultato di più interventi. Il corpo originario, il cui affaccio era sulla corte, prevedeva una tradizionale abitazione rurale di non particolare pregio molto rimaneggiata nel tempo con ampliamenti redistribuzioni interne e frazionamenti.
L’edificio di progetto è stato realizzato nel rispetto delle superfici e del volume preesistenti riproponendo un edificio più funzionale ed ordinato conformemente al linguaggio architettonico dell’edilizia rurale della zona presentando un volume unico a due piani fuori terra e sottotetto, con copertura a due acque direzione nord-sud e ingresso principale a sud. L’accesso al fabbricato è identificato da un’apertura ad arco con retrostante portico che permette di ottenere un ingresso riparato senza dover ricorrere all’uso di pensiline o aggetti spesso. Le aperture sul fronte, simmetriche sui lati nord e sud, riprendono le proporzioni della tradizione.
In copertura, nel rispetto delle pendenze, sono stati posizionati i pannelli solari e pannelli fotovoltaici al fine di rispondere alle più recenti normative in materia di contenimento energetico.
DEPOSITI
I depositi, uno piccolo e uno grande, contribuiscono alla composizione della corte.
A differenza di quanto avveniva in campagna nel secolo scorso (secolo di edificazione degli edifici esistenti), oggi l’abitazione e l’attività agricola non sempre sono collegate. Prima degli eventi sismici infatti il fondo agricolo era condotto dalla società agricola mentre l’abitazione era occupata in forza di contratto di comodato da inquilini estranei all’attività agricola. Nell’ottica di ricostruzione si tiene conto della necessità di indipendenza delle due funzioni pur riproponendo l’assetto a corte.
Il deposito piccolo ha un solo piano e sono previsti gli accessi per i mezzi sul fronte nord per non interferire con l’area cortiliva destinata all’abitazione. Sui restanti fronti, per illuminare i locali interni, sono presenti aperture con forme tipiche dei depositi agricoli.
Il deposito più grande, a est degli interventi sopra descritti, ha uno spazio destinato alla corte maggiore rispetto all’assetto esistente degli edifici: questo allo scopo di non creare interferenze tra la funzione abitativa e la funzione agricola degli edifici in progetto. Nello stato preesistente l’unico corpo di fabbrica all’interno della corte che presentava elementi di pregio era l’ex stalla e fienile, in particolare sul fronte sud. Pertanto nella proposta progettuale si è partiti dall’idea di riproporre gli elementi di pregio di questo fabbricato. Le mutate esigenze dell’attività agricola fanno ovviamente propendere a spazi interni più razionali (grandi campate libere) ma per quanto riguarda l’aspetto esteriore del fabbricato si è utilizzato lo stesso linguaggio dell’esistente. Sono stati così riproposti sul fronte principale gli stessi motivi e decori ed il medesimo ritmo. È stata prevista la barchessa su tutto il lato principale verso la corte (lato ovest) e, anche su tutti gli altri lati, è stato predisposto l’ordine gigante dei pilastri che dà ritmo alle facciate. Lo sporto è risolto con un cornicione decorato e la sommità dei pilastri ripropone un capitello semplice uguale e quello dell’edificio esistente. L’edificio presenta una zona monopiano nella parte centrale con grandi aperture destinata al ricovero di mezzi agricoli pesanti, mentre sui lati esterni un solaio di interpiano raggiungibile da una scala interna in cemento divide l’altezza in due al fine di ospitare un deposito per macchinari di più modeste dimensioni al piano terra e un deposito per eventuale utilizzo come acetaia, cantina o stagionatura di insaccati al primo piano. Le aperture riprendono le dimensioni tipiche delle aperture delle stalle. I magazzini sono collegati tra loro e accessibili oltre che da portoni per i mezzi agricoli anche da porte di servizio sul lato est per una migliore fruibilità degli spazi.
​
PRESTAZIONI SVOLTE DALLO STUDIO OFFICINA d’ARCHITETTURA
-
progettazione architettonica
-
direzione lavori
-
coordinamento tecnico generale
-
coordinamento della sicurezza
-
richiesta del contributo per la ricostruzione
IMPORTO
693.680,39 €
LUOGO
Mirandola (MO)
PERIODO
2015
STATO
Collaudato